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1945 – la passerella tedesca

Luglio 2015 - Della passerella tedesca esistono ancora tracce evidenti nelle due sponde- si notano ancora i grossi tubi cementificati visibili tra la folta vegetazione (foto di Domenico Rigoni)

1945 – la passerella tedesca

1945 – la passerella tedesca

I ponti sono passaggi strategici, nella buona e nella cattiva sorte. Siamo nel 1945, la guerra è ormai segnata e gli “Alleati” stanno ripulendo il territorio italiano dal dominio tedesco dal sud verso nord.
I tedeschi battono in ritirata e decidono di costruire una passerella in cemento per passare la Brenta, cento metri a nord delle chiesa di Friola.
Furono assoldati giovani e uomini di Friola e di Tezze, un centinaio in tutto, e in 6 mesi portarono a compimento l’opera costata 3 milioni e mezzo. Questi lavoratori erano pagati e per di più alla sera tornavano nelle loro case.
Questo manufatto non sfuggì ai ricognitori inglesi e il 9 gennaio del ’45, ci fu il primo bombardamento sul manufatto in costruzione.
12 bombe caddero fra il Brenta e una linea a ponente della chiesa di Friola, quattro furono le vittime tutte di Tezze: Giulio Albertoni, Angelo Gnoato, Giovanni Gnoato ed Emilio Trento; ci furono pure 2 feriti.
Ma quel ponte andava distrutto! Bisognava tagliare la strada all’esercito tedesco ormai allo sbando.
E così il 24 aprile del 1945, 60 grossi quadrimotori sganciarono, a più riprese più di 150 tonnellate di bombe centrando più volte il bersaglio.
Così annota Don Giuseppe Fabris, al tempo parroco di Friola, nella sua “Cronistoria”.

Citazione

“Giorno 24, la passerella sul Brenta è finita da 7 giorni. Qualche automezzo tedesco passa durante le ore diurne, nella stessa notte dal 23 al 24 ne passano continuamente, forse 300 in tutto. Alle ore 12 del 24 arrivano improvvisamente gli aerei inglesi e cominciano il bombardamento della passerella. Le ondate sono 5. Alla seconda scarica la passerella è colpita in pieno e spezzata in sei punti diversi. Il lavoro di sei mesi di centinaia di operai, costato 3 milioni e mezzo può essere usato effettivamente una sola notte. Terribile il bombardamento! Alcune bombe cadono al di quà degli argini, e colpiscono la casa bassa vicino al ponte di proprietà delle sorelle Fioravanza. Coll’ultima scarica di 50 bombe colpiscono la zona che sta tra la centrale lettrica della Cartiera e gli argini del fiume. Per grazia di Dio solo tre feriti leggeri e qualche danno alle case.”

Don Giuseppe Fabris, parroco di Friola, nella sua “Cronistoria”.

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Ultima modifica: lunedì, 12 giugno 2023

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