1945 – la passerella tedesca
I ponti sono passaggi strategici, nella buona e nella cattiva sorte. Siamo nel 1945, la guerra è ormai segnata e gli “Alleati” stanno ripulendo il territorio italiano dal dominio tedesco dal sud verso nord.
I tedeschi battono in ritirata e decidono di costruire una passerella in cemento per passare la Brenta, cento metri a nord delle chiesa di Friola.
Furono assoldati giovani e uomini di Friola e di Tezze, un centinaio in tutto, e in 6 mesi portarono a compimento l’opera costata 3 milioni e mezzo. Questi lavoratori erano pagati e per di più alla sera tornavano nelle loro case.
Questo manufatto non sfuggì ai ricognitori inglesi e il 9 gennaio del ’45, ci fu il primo bombardamento sul manufatto in costruzione.
12 bombe caddero fra il Brenta e una linea a ponente della chiesa di Friola, quattro furono le vittime tutte di Tezze: Giulio Albertoni, Angelo Gnoato, Giovanni Gnoato ed Emilio Trento; ci furono pure 2 feriti.
Ma quel ponte andava distrutto! Bisognava tagliare la strada all’esercito tedesco ormai allo sbando.
E così il 24 aprile del 1945, 60 grossi quadrimotori sganciarono, a più riprese più di 150 tonnellate di bombe centrando più volte il bersaglio.
Così annota Don Giuseppe Fabris, al tempo parroco di Friola, nella sua “Cronistoria”.